- il protagonista non è uno che ha venduto l'anima al diavolo, ma un uomo la cui anima è reclamata dal demonio;
- il film non è ambientato nel XVI ma nel XVII secolo, in quanto narra di eventi accaduti nel biennio 1600-1601 in un'Inghilterra fantasy e dark, in cui imperversano violenza e stregoneria.
Personalmente propenderei per la prima ipotesi, visto che mi ritrovo solo vagamente nei giudizi positivi e a tratti entusiastici profusi da parecchi.
Il cast appare azzeccato, con un credibile James Purefoy nei panni dello spadaccino in cerca di redenzione e tutta una serie di personaggi secondari dotati del giusto phisic du role, impersonati (anche) da attori ben noti al grande pubblico, quali Pete Postlethwaite e Max von Sydow.
Scenografie, ambientazioni e costumi sono decisamente più che riusciti e a tratti intriganti, soprattutto considerando che Solomon Kane non è il solito costosissimo blockbuster estivo sfornato dall'industria cinematografica hollywoodiana.
Veniamo ai punti dolenti della pellicola... le numerose scene d'azione sono il più delle volte confuse, vuoi per il fatto che tutti sono vestiti di nero o di marrone scuro, vuoi perchè si svolgono quasi sempre al buio o nella penombra e portano lo spettatore a non riuscire nemmeno a capire quali siano stati i movimenti che hanno portato alla conclusione delle stesse... qua e là inoltre vi sono delle piccole incongruenze logiche, ma non dico di più, perchè svelerei parte della trama.
Il difetto peggiore è comunque costituito dal ritmo e dall'incapacità di creare tensione nello spettatore... dopo la lunga e doverosa introduzione del complesso protagonista il film non "ingrana" come dovrebbe, seppure i cattivi spuntino dappertutto e di continuo, tutti al servizio di Malachìa (lo stregone più tatuato che ci sia), che dal canto suo fa una comparsata per 5 minuti scarsi e per il resto delega tutto al suo Leatherface personale.
Tutto sommato Solomon Kane rimane un film abbastanza godibile, che ha nella complessità psicologica del protagonista (testardo, un po' invasato, principalmente forte ma a tratti fragile) e nell'ambientazione (miscuglio fantasy e storico) le sue doti migliori.
Piccola curiosità: Conan il Barbaro e Solomon Kane sono personaggi creati dalla penna dello stesso autore, Robert Ervin Howard. Max von Sydow, che qui interpreta il nobile Josiah Kane, ha prestato il suo volto a Re Osric nel film di John Millius Conan il Barbaro.
Giudizio globale:
Le incongruenze di questo film sono numerose (Solomon Kane è al monastero da sei mesi e ha la barba incolta, ma dopo venti giorni di marcia nel Nulla è rasato a puntino; Solomon Kane materializza le pistole da non si sa bene dove e la sua polvere da sparo non si bagna mai; Solomon Kane trova sempre una torcia accesa quando ne ha bisogno, anche nelle catacmpe dei morti viventi; ecc.) e le scene di compattimento son di un maldestro che fa tenerezza, senza contare i vari WTF della trama (SPOILER):
RispondiEliminaIl camerlengo di Satana in persona che non è capace di mettere le zampe su Solomon a inizio film.
O anche, perché Malachia aspetta Kane per liberare il boss di fine livello, invece di sgozzare la ragazza subito e aizzarglielo contro con tutto comodo?
Per non contare stramberie di scenario: tipo il villaggio perfettamente in ordine ma con le mura demolite (?), o il rogo della strega in mezzo a delle rovine fumanti (la bruciavano al chiuso?).
Insomma, come qualità è una baracconata di film. Tuttavia concordo nel dire che è godibile e divertente nel suo genere. Solomon Kane (esclusi i momenti di eccessivo Chuck-Norrismo o altri di pathos mancato) è un buon personaggio.
Au passage, molte recensioni che ho visto sono più che entusiaste. Mi rassicura sapere che non sono la sola a non aver compreso la magnificenza di questa pellicola :D
Tenger
He si, non posso che essere d'accordo con tenger: troppe incongruenze, e personaggi importanti che compaiono troppo poco...
RispondiEliminaperò apprezzo l'ambientazione e l'atmosfera dark creata, e le scene di combattimento sonio godibili!