martedì 8 novembre 2011

Conan il barbaro

Condividi & Commenta
Conan - il logo

Se nel 1982 vi foste trovati davanti al cinema di Las Vegas che dava la prima di Conan il barbaro, di John Millius, avreste notato una fila lunghissima di gente molto diversa (motociclisti, impiegati, commessi) in paziente attesa. Intendiamoci, il film dalla critica era stato definito come "lo Star Wars di uno psicopatico", ed effettivamente era un b-movie, ma era girato come un kolossal, possente e in grado di restituire l'aura di epicità propria del personaggio letterario.
 
Se nell'agosto del 2011 vi foste trovati davanti all'oramai ipotetico medesimo cinema (chissà se esiste ancora), avreste notato un'orda formata da gente diversissima (disoccupati, web designer, commessi), intenta a darsela a gambe dal Conan the barbarian di Marcus Nispel.

Conan il barbaro (2011) - Jason Momoa (Conan)

Il cast: Jason Momoa, palestrato per l'occasione ma non ipertrofico alla Schwarzenegger, risulta fisicamente più similare alle descrizioni di Conan che si possono trovare nelle opere di Robert E. Howard, eppure non convince fino in fondo... fa tutto quello che ci si immagina debba fare un barbaro: sbava, sputazza, urla, mette le dita nei nasi degli altri e quando si mette in posa, brandendo la spada, scopre la guardia (l'importante sono gli addominali in risalto), eppure quando ride lo fa come un bambino e allo spuntare di espressioni "non guerresche" sembra di ritrovarsi di fronte a un ex bagnino belloccio con i capelli lunghi.
Rose Rose McGowan, nei panni della giovane strega cattiva, deviata, brutta e sordidamente attratta dal padre è la migliore del lotto, il suo personaggio fa quello che deve fare e si fa odiare al punto giusto.
Stephen Lang (Khalar Zym) passa, con molta meno convinzione, dall'essere il cattivo di Avatar al cattivo di Conan, ma  è un bruto come tanti, che sembra pure non molto sveglio. Avanti un altro.
Ron Perlman è un bravo attore, ma nei panni del padre di Conan alterna momenti in cui più che essere un rude e semiprimitivo capovillaggio sembra assomigliare troppo a una versione trascurata di Babbo Natale... e sembra notarlo pure lui.
Rachel Nichols (Tamara), l'indifesa donzella. Bello che ci sia, anche se a causa di un poco felice doppiaggio all'inizio del film la si potrebbe scambiare per un cavallo ("il purosangue"). A differenza delle solite simil-top model in quasi tutte le scene drammatiche esibisce espressioni credibili.

Conan il barbaro (2011) - Rachel Nichols (Tamara)

Fotografia: di qualità altalenante varia dal nitidissimo alla pervasione del disturbo-rumore. Nelle scene movimentate (e ce ne sono parecchie) la qualità decresce e compare una marcata sfocatura che disturba alquanto e non permette di capire pienamente ciò che è accaduto. I fondali digitali rendono meno dei loro antenati dipinti e non vi è un'apprezzabile resa di profondità. Le scene sembrano volutamente sottoesposte e ipercontrastate, forse nel tentantivo di dare un aspetto "pittorico".

Colonna sonora: dov'è? Nel 1982 Basil Poledouris aveva confezionato qualcosa di indimenticabile (andate  a risentirvi "Anvil of Crom"...) il lavoro di Tyler Bates invece passa inosservato (inascoltato?).

La trama: i temi della vendetta, del rimpianto e le tensioni superomistiche, resi pienamente nella pellicola di Millius qui si perdono tra pixel ed effetti 3D. Il tentativo di dare un taglio più fedele ai racconti di Howard naufraga in una storiella degna di qualche quest del GdR fantasy del momento (ricomporre un artefatto negromante), nel quale si affrontano boss di fine livello ogni tot minuti. Da notare che paradossalmente più si va avanti con il film e più la situazione precipita portando lo spettatore a chiedersi se quello che sta guardando sia un Conan di qualche tipo o una puntata di Hercules/Xena.

Conan il barbaro (2011) - fondale digitale

Il giudizio: anche arrivando ad accettare il film come una semplice pellicola d'azione fantasy si viene sopraffatti dagli evidenti ed innumerevoli svarioni, non-sense ed errori presenti in misura oscena e che portano lo spettatore a chiedersi se gli autori lo considerino un cerebroleso... alcuni esempi?

  • Conan adolescente uccide quattro guerrieri pitti da solo, li decapita tutti e porta le teste al padre (tre);
  • Conan dovrebbe essere fortissimo, ed infatti senza alcuna fatica usa un'enorme catena contro un cavaliere, poi non riesce a sollevare la minuta Tamara;
  • Conan cerca di liberare degli schiavi facendogli precipitare contro una valanga di enormi massi che, ovviamente, non fa distinzione nel travolgere reclusi, vecchi o aguzzini;
  • l'attacco alla nave corsara inizia di notte, il timoniere viene trafitto dalla prima freccia, cade sul ponte ed è giorno;
  • Conan, rude uomo nordico, scruta pensieroso il mare intabarrato in una grande pelliccia (farà freddissimo!), la macchina da presa inquadra Tamara (in camicetta scollata) e il resto della ciurma (a torso nudo o con gilet di pelle);
  • Conan è ancora impellicciato, i marinai hanno freddo, vanno tutti a dormire e nella scena successiva giacciono completamente scoperti sulle amache;
  • Conan e Tamara si appartano in una stalla abbandonata (?!?) dentro un grotta (?!?) sulla riva del mare (?!?), nella quale vi sono delle perfette balle di paglia;
  • Tamara per tornare alla nave corsara dalla spiaggia fa il giro per il bosco;
  • la strega Marique perde un artiglio e lo lascia per terra;
  • i soldati di Khalar Zym lasciano un cavallo nel bosco (a Conan);
  • Conan prende il cavallo corazzato dei soldati di Khalar Zym e li insegue a petto nudo. Arriva in città con l'armatura, mentre il cavallo ha praticamente solo la sella (avranno fatto scambio?); 

La colpa più grande di Nispel in ogni caso resta quella di aver annichilito un personaggio come quello del cimmero di Howard, tramutandolo in un tamarro che si profonde in dialoghi assurdi ed inutili e compie azioni che nella sua mente (e in quella dei suoi compagni) possono anche sembrare eroiche ma che in realtà lo relegano per sempre tra i ritardati del mondo del cinema.

Conan il barbaro si avvia ad essere un colossale flop commerciale, essendo costato oltre 70 milioni di dollari e avendone fatti rientrare meno di 27 e mezzo, e quindi l'ipotesi di un sequel appare sfumata per sempre. Per fortuna nostra.

La frase: "Nessun uomo dovrebbe essere schiavo".





Giudizio globale: voto AT: da evitare!!!
Tags: , , , ,

0 commenti:

Posta un commento

 
  • logo1
  • logo2
  • logo3
  • logo4
  • logo5
  • logo6
  • logo7
  • logo8
  • logo9
  • logo10

Ars Cinema

Le tue opinioni sono importanti! Lascia un commento, soprattutto se non sei d'accordo con quanto trovi scritto in questo blog. I commenti contribuiscono a migliorare e far crescere Ars Cinema. Ovvio che anche i suggerimenti sono preziosi... forza!
Copyright © Ars Cinema | Designed by Templateism.com