venerdì 7 marzo 2014

300: l'alba di un impero

Condividi & Commenta
300 L'alba di un impero - la carica degli Ateniesi

Zack Snyder torna al peplum digitale sette anni dopo 300, affidando la regia a Noam Murro.
Il risultato è un truculento, buon film d'azione, nettamente inferiore al suo predecessore, un po' più politicamente corretto, oltremodo impreciso sul lato storico, e che basa tutto sull'impatto visivo e su una computer grafica più raffinata di quella fattaci ammirare alle Termopili.

300 L'alba di un impero - Artemisia bambina

Mentre Leonida e la sua guardia personale infliggono all'esercito persiano perdite così pesanti da instillare il dubbio sulla natura del dio-re, Temistocle (Sullivan Stapleton) e il suo sparuto gruppo di navi cercano di impegnare la mostruosa flotta dell'invasore orientale. Dopo i primi, insperati successi la forza navale ateniese, lasciata priva di appoggio da tutte le altre città stato, viene annientata dall'astuzia e dalla ferocia di Artemisia (Eva Green). I 300 valorosi spartani sono già stati traditi e trucidati, e Serse (Rodrigo Santoro) si prepara a radere al suolo la città in cui la democrazia ha avuto origine.

300 L'alba di un impero - Artemisia

Quando uscì 300 qualcuno recriminò che tutti gli spartani era stati raffigurati come incorruttibili difensori della libertà, belli, atletici e muscolosi, mentre i persiani come esseri spietati, sanguinari e in molti casi deformi. In realtà ciò che si voleva cercare di rappresentare era la battaglia delle Termopili come doveva apparire agli occhi di un soldato greco dell'epoca.

La prima parte de L'alba di un impero è tutta dedicata ad approfondire le motivazioni che hanno spinto Serse (ma soprattutto Artemisia), a voler mettere a ferro e fuoco la penisola greca: all'origine di tutto vi sono le violenze e gli omicidi perpetrati dagli opliti greci verso Artemisia (ancora bambina) e la sua famiglia e l'uccisione – da parte di un giovane Temistocle – di Dario I, padre del futuro dio-re, durante la battaglia di Maratona.

300 L'alba di un impero - Artemisia e Serse

Il titolo scelto in origine per il film era 300: the battle of Artemisia, e non a caso.
È il suo desiderio di vendetta che, dopo averla consumata, la spinge a fondere la figura del re di Persia con quella di una divinità, a sterminare ogni suo altro consigliere e a convincere Serse ad invadere e schiacciare i greci, andando contro le ultime volontà di Dario (che per il suo valore in battaglia era arrivato ad amarla come una figlia).

300 L'alba di un impero - Serse

Le imprecisioni storiche sono notevoli, ma 300: l'alba di un impero è la trasposizione di un fumetto di Frank Miller (Xerxes), con tutte le licenze del caso e il bagaglio di non-sense e incongruenze logiche, dettate dalla volontà di esaltare l'aspetto spettacolare della vicenda, anzichè  la fedeltà ai fatti realmente accaduti. Artemisia quindi non è una regina ma una ex schiava; di Gorgo, dopo la morte di Leonida, non si dovrebbe sapere più nulla... qui invece arriva a guidare la prima linea dell'esercito spartano. Nella realtà Temistocle, una volta capito di non poter competere con i persiani sulla terraferma, si è adoperato per mettere al sicuro i civili dall'esercito avversario, trasferendoli verso le isole... alcune scene del film potrebbero far supporre che invece li abbia abbandonati al loro destino... e così via.

300 L'alba di un impero - Serse, il dio-re

Il film prosegue in maniera piacevole ed avvincente per tutto il primo tempo, ma il meccanismo si inceppa inesorabilmente nella seconda parte, che termina in maniera molto frettolosa, e tra effetti speciali troppo "finti". A dirla tutta, il secondo tempo è pervaso da un senso di già visto, a parte i minuti in cui Artemisia decide di sfoderare le spade: è una grande stratega e un'imbattibile maestra d'armi, ma anche un personaggio imprevedibile, che odia ma allo stesso tempo ammira Temistocle...

300 L'alba di un impero - Temistocle

Buona prova del cast, ma su tutti spicca una Eva Green esaltata al punto giusto, seguita a ruota da Stapleton. A scopo informativo: la Green ha dichiarato di aver amato il personaggio del comandante della flotta persiana, essendo questo dark quanto lei che, bionda naturale, si tinge da sempre i capelli di nero.

Lena Headey (Gorgo) riesce a far venire voglia di prendere a schiaffi la regina di Sparta, non so se la cosa fosse voluta, ma il suo personaggio più che fiero, saggio, regale e addolorato sembra semplicemente sgarbato e impertinente, e il tentativo di rambizzarlo non fa che peggiorare le cose.


Bella la fotografia (quasi) sempre nitidissima, con colori virati sui toni del blu (in 300 predominavano le tinte calde del rosso e del giallo). In L'alba di un impero, a differenza che in molti altri action-movie, lo spettatore, grazie anche ad un uso massiccio del rallenty, riesce sempre a cogliere con esattezza le azioni dei personaggi, malgrado questi si trovino nel mezzo delle più sanguinose e concitate battaglie.

300 L'alba di un impero - l'avanzata di Temistocle

Originali e d'effetto le inquadrature "sottomarine" degli scontri navali (e dei loro esiti), mentre l'effetto degli schizzi di pioggia, dell'acqua del mare o del sangue sulla macchina da presa, aggiunti in digitale, finiscono per disturbare e niente più, essendo stati realizzati in maniera alquanto frettolosa, oltre che sbagliata: le gocce non scorrono sull'obiettivo ma si limitano a sporcarlo in maniera indelebile, persistendo in numerosi cambi d'inquadratura (in Drive c'era qualcosa del genere, ma solo per una manciata di secondi, quando lo spettatore "vedeva" attraverso gli occhi del protagonista).

300 L'alba di un impero - Temistocle, Gorgo e i resti dei 300

Niente da eccepire contro la colonna sonora, realizzata dall'olandese Junkie-xl (alias Tom Holkenborg): perfetta per il tema epico trattato e mai ripetitiva, composta da 16 brani originali a cui è stato aggiunto il classico dei Black Sabbath War Pigs.

300 L'alba di un impero - Gorgo, la regina di Sparta

Gli accadimenti del film, come già detto, dovrebbero svolgersi in contemporanea a quelli narrati in 300, ma nella realtà le riprese delle due pellicole sono separate da sette anni, e purtroppo il tempo trascorso si nota in misura marcata sui volti degli attori. Nel tentativo di limitare i danni, i truccatori hanno finito per calcare un po' troppo la mano, peggiorando le cose (Delios – alias David Wenham – ne è forse l'esempio peggiore).

300 L'alba di un impero - la battaglia di Maratona

Curiosità:
  1. Nei primi trailer in lingua inglese Artemisia parlava di "...steel and flesh... life and death... war" (acciaio e carne... vita e morte... guerra)... peccato che i greci, nè tantomeno i persiani, avessero all'epoca nemmeno una lontana idea di cosa potesse essere l'acciaio.
    La produzione, preso atto del non trascurabile errore (equivalente a mettere nelle mani dei pistoleri del vecchio west armi laser), ha adottato gli opportuni provvedimenti, prima che iniziasse la distribuzione del materiale promozionale sul mercato mondiale.
  2. Lena Headey, negli anni passati tra le riprese di 300 e quelle de L'alba di un impero, si è fatta tatuare in maniera molto pesante la schiena e le spalle... i costumisti hanno pertanto dovuto modificare i costumi di scena, che nel primo film le lasciavano scoperte proprio quelle parti del corpo. 
  3. Al termine delle riprese di 300 la produzione distribuì a ogni attore e a tutte le comparse che prestarono volto e fisico ai soldati spartani una t-shirt con una piccola scritta color rosso sangue: "I am died at Thermopylae" (Io sono morto alle Termopoli). Non si hanno notizie di iniziative similari per il cast de L'alba di un impero. 





Le frasi:
- ...e allora, cosa hai scoperto?
- Domani, quando ci attaccherà, porterà con sé tutto l'inferno.

- Tutti dovranno vedere che noi abbiamo scelto di morire in piedi pur di non vivere in ginocchio!

- Ricordati chi è il tuo dio-re!
- Ricordati chi ti ha messo la corona sulla testa... attaccherò i greci con ogni nave della MIA flotta... e adesso goditi lo spettacolo, nel comodo rifugio che ti ho costruito...

- In principio era come un sospiro, una promessa... la più leggera delle brezze che danza sulle urla di morte di 300 uomini. Quella brezza ora si è fatta vento, un vento - fratelli miei - di sacrificio, un vento di libertà, un vento di giustizia, un vento di vendetta!

Giudizio globale:voto AT discreto
Tags: , , ,

0 commenti:

Posta un commento

 
  • logo1
  • logo2
  • logo3
  • logo4
  • logo5
  • logo6
  • logo7
  • logo8
  • logo9
  • logo10

Ars Cinema

Le tue opinioni sono importanti! Lascia un commento, soprattutto se non sei d'accordo con quanto trovi scritto in questo blog. I commenti contribuiscono a migliorare e far crescere Ars Cinema. Ovvio che anche i suggerimenti sono preziosi... forza!
Copyright © Ars Cinema | Designed by Templateism.com